I costi di stampa incidono non poco sul bilancio aziendale, soprattutto se non vengono tenuti sotto controllo in maniera strategica. Uno studio pubblicato dalla International Data Corporation (IDC), e realizzato in collaborazione con Xerox, ha stimato che i costi di stampa ricoprono una percentuale del profitto annuo di un’azienda che può variare dall’1 al 3%. 

Se da una parte si tratta di un investimento imprescindibile, dall’altra non significa che non si possa risparmiare. Anzi lo studio è anche una base per capire come ridurre queste voci di spesa ottimizzando le risorse disponibili.

Costi di stampa diretti e nascosti: quali sono e come ridurli

Partiamo dalla distinzione che viene fatta tra costi di stampa diretti e nascosti.

I primi sono quelli connessi all’acquisto della stampante e corrispondono sostanzialmente al modello di stampante (che può essere più o meno costoso a seconda delle prestazioni tecniche), alle spese di manutenzione e per i materiali consumabili, toner e carta in primis.

I costi di stampa nascosti invece sono quelli che riguardano l’ottimizzazione dello spazio e delle risorse, come ad esempio la durata delle chiamate telefoniche del servizio di assistenza e al numero dei fornitori. Questi costi occulti tendono troppo spesso ad essere sottovalutati anche perché sono più difficili da individuare e quantificare. Eppure a fine mese pesano quanto i primi.

Noleggio stampanti: così si riducono costi diretti e nascosti

Un modo per risparmiare che va ad agire su entrambi questi aspetti è la soluzione del noleggio stampanti. Noleggiare una stampante infatti permette in primo luogo di risparmiare sull’investimento iniziale e sui costi di manutenzione o di riparazione in caso di guasti; in secondo luogo, e qui diventa ancora più importante rivolgersi a professionisti del noleggio stampanti seri e professionali, garantisce un servizio di assistenza rapido e a costo zero perché incluso nel contratto di noleggio dei macchinari.